La giornata del ricordo in Italia serve a ricordare non solo la Shoah, ma anche "le leggi razziali approvate sotto il fascismo, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, tutti gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte. E tutti coloro che si opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati".
La cronaca di ieri ci racconta che, nella vicina Venturina, un bambino di 12 anni è stato picchiato e offeso da altri 2 adolescenti perchè ebreo.
Come padre e come primo cittadino mi ritrovo sgomento e inorridito davanti ad atti tanto feroci e dettati dal razzismo e dall'intolleranza.
La cultura del ricordo è necessaria affinchè le coscienze delle nuove generazioni non vengano più sedotte da certe ideologie del passato; le istituzioni e le famiglie devono lavorare sui giovani per impedire il germogliare di qualsiasi discriminazione, per etnia, religione, orientamento sessuale.
La giornata della memoria è proprio questo: il dovere di non dimenticare, il dovere di impedire gli stessi orrori.
Ciò che auspico è che ogni giorno sia il giorno della memoria.